La città di Pisa dal 5 maggio al 5 novembre 2018 si colora di storia: dalla produzione medievale dei Bacini Ceramici fino al loro impiego ai giorni d’oggi, l’evento “Pisa città della ceramica: Mille anni di economia ed arte, dalle importazioni mediterranee alle creazioni contemporanee”, mostra una bellezza artistica ancora forte dopo un così lungo periodo di tempo.
Si tratta di sei mesi di esposizioni, dimostrazioni e arte antica e moderna per festeggiare i mille anni di storia che hanno portato i Bacini Ceramici ad essere impiegati come elemento di decoro e innovazione nel campo dell’architettura.
E’ così che a partire dal X secolo, a Pisa, si registra la comparsa dei Bacini Ceramici, piatti sostanzialmente concavi decorati a mano, con le più variegate raffigurazioni e principalmente utilizzati per decorare l’esterno di edifici quali chiese, basiliche,etc.
Da sempre città imperiale, la città di Pisa ha per molto tempo cercato di diffondere il proprio stile architettonico, facendo massiccio uso di ceramiche, da un lato volte a rendere vivi di luce gli edifici su cui erano poste, dall’altro per affermare un’immagine di sé forte e solenne.
La provenienza delle ceramiche pisane deriva principalmente da zone del Mediterraneo Orientale come Tunisia, Anatolia, Egitto e Italia Meridionale, situazioni differenti che hanno contribuito a rendere ancora più diversificata la produzione e quindi l’importazione di Bacini Ceramici nella città di Pisa.
Uno dei più significativi ritrovamenti risale all’ultimo quarto XII-primo quarto XIII secolo, presso la Chiesa di San Michele degli Scalzi, e oggi conservato al Museo Nazionale di San Matteo di Pisa.
Un bacino decorato in bicromia bruno-blu sulla faccia a vista, sulla tesa una doppia filettatura concentrica e al centro una scena consistente in una nave con due pescatori a bordo; la superficie esterna è priva di decorazione.
Per approfondimenti:
Le ceramiche di Maro Cristiani su “Ville e Casali”
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