Perché scegliere un pavimento in cotto?

La scelta di installare nella propria abitazione una pavimentazione in cotto è spesso in primo luogo motivata da fattori estetici. Tuttavia il cotto, oltre ad apparire esteticamente molto elegante, e conferire alle nostre stanze un’apparenza antica e vissuta, presenta caratteristiche specifiche che lo rendono un materiale su cui indirizzare una scelta ancora più consapevole:

  • SICUREZZA: si tratta di un materiale incombustibile, che perfino in caso di incendio non rilascia gas nocivi.
  • SALUTE: la composizione del cotto previene l’emissione di qualsiasi sostanza dannosa per la salute; inoltre esso ha il merito di non trattenere agenti allergenici, permettendo una approfondita pulizia e prevenendo quindi riniti allergiche.
  • SMALTIMENTO: nel momento in cui si prevede lo smantellamento di una pavimentazione in cotto, il materiale di scarto potrà essere riciclato in nuove opere edili, riducendo così l’impatto ambientale.

Cotto per esterno o cotto per interno?

Si tratta di una domanda che spesso ci si pone impropriamente, in quanto tutti i formati di cotto sono adatti sia all’interno che all’esterno di un’abitazione. L’unica accortezza che va usata, in fase di installazione, è quella relativa alla pendenza, che nel caso di una pavimentazione esterna va studiata con cura.

Che formato scegliere?

La scelta del formato è legata indiscutibilmente al gusto personale di ognuno. Tuttavia, il consiglio che la nostra azienda si ripropone di dare ai propri clienti è quello di tenere in considerazione anche la storia legata al singolo formato che lo rendono adatto ad una location piuttosto che all’altra. Per questo verrà fornito un breve racconto relativo alla nascita dei più famosi formati: dal mattone origine delle pavimentazioni in cotto, passando per Sestino e Mezzana, fino a giungere al nobile Quadrato.

Dal mattone ai formati di nuova generazione

Il mattone (15x30x4) è il più antico formato di cotto ad essere stato prodotto. Quando ancora questo genere di produzioni non era industrializzata, il costo del materiale era molto più consistente rispetto al costo della manodopera. Pertanto la scelta dello specifico formato del mattone non era asservita a leggi estetiche quanto a severi dettami economici (si trattava del formato che aveva più resa al costo minore). Poco prima dell’industrializzazione che ha determinato un ribaltamento dei ruoli tra costi di manodopera e materiale, ci stupisce leggere su La Nazione un articolo dedicato proprio ad una nuova costruzione appena ultimata, che si afferma con fierezza creata con «44000 mattoni ben cotti»; ai nostri tempi, probabilmente, motivo di vanto sarebbe stata la quantità di personale impegnata nella realizzazione di tale costruzione piuttosto che la quantità di materiale utilizzato!

Il mattone non veniva impiegato esclusivamente per le pavimentazioni, ma anche per tetti, tettoie, solai; veniva inoltre impiegato in maniera molto singolare su strade soggette a forti carichi: per evitare infatti che i mattoni sotto pesi consistenti si frantumassero, venivano posti verticalmente. Proprio da tale uso del mattone ha origine il sestino, che nasce per esigenze meccaniche ma finisce per divenire un formato di cotto a tutti gli effetti, che misura appunto 1/6 di mattone.

SESTINO (1/6 di mattone)

Dal mattone, nascerà inoltre la Mezzana o Tavella, che ha le dimensioni di ½ mattone.

Un discorso a parte è da farsi per quanto riguarda il formato Quadrato, scarsamente conveniente in fase di produzione rispetto all’antico mattone; sin da principio fu proprio l’alto costo della sua produzione a farne il formato d’elite per eccellenza.  Perfino in uno dei più bei castelli della Loira, Chateau de Chenonceau, possiamo ammirare in tutta la sua raffinatezza un pavimento proprio in formato quadrato:

I primi pavimenti realizzati in questo formato presentavano mattonelle di dimensioni veramente irrisorie (10×10 cm), perché più piccolo era realizzato il quadrato, più risultava essere resistente. Ad oggi, con le raffinate tecniche di produzione, si sono raggiunte dimensioni molto maggiori (50×50), che garantiscono ugualmente un’adeguata resistenza.