Bimbi sul parquet!

Con l’arrivo in casa di un bambino, a molti viene in mente di scegliere il parquet; tuttavia il primo dubbio che ci si pone in famiglia è “sarà troppo delicato un pavimento in legno”?

Come abbiamo già ampiamente spiegato, il parquet è un pavimento in un certo senso “fatto per essere utilizzato da chi lo possiede”: una Quercia Toscana, ad esempio, dà ancora più il senso di “vissuto” che già la caratterizza, se “utilizzata” dagli abitanti di casa. In generale, poi, ricordiamoci che il parquet non è un pavimento così fragile, e se si utilizzano determinate accortezze può essere potenzialmente il “pavimento di una vita”.

Detto questo, per chi ha dei bambini scegliere il parquet dà sicuramente molte più garanzie rispetto ad un normalissimo pavimento:

  • nella stagione invernale, mentre gres, cotto e ceramica conservano una superficie decisamente fredda, il parquet è il pavimento ideale per ospitare un bambino che gattona da una parte all’altra della casa, perché il legno ha la singolare capacità di trattenere il calore;
  • il parquet è adatto ai bambini perché rispetto ad un pavimento in cotto o in gres ha la capacità di attutire le cadute e quindi rende più sicuro l’ambiente di gioco in cui è inserito un bambino;
  • il parquet dà la possibilità di camminare a piedi scalzi per tutta casa, senza pericoli;
  • essere umano e parquet sono fatti per “stare insieme”. Non è un caso se da secoli viene utilizzato il legno come pavimento: essendo infatti un materiale vivo, esso si adatta perfettamente alle nostre specifiche esigenze, vivendo bene soltanto in un ambiente che faccia vivere bene anche l’essere umano (ad esempio il legno predilige determinati quantitativi di umidità nell’ambiente, che sono gli stessi che permettono all’uomo di vivere in tranquillità).

Forse, però, il motivo che più di tutti dovrebbe farci scegliere un pavimento in legno è nascosto in quel fascino segreto che ancora possiedono i giocattoli in legno: è il materiale che li contraddistingue e che li rende spugne capaci di assorbire le sensazioni, gli stati d’animo, le esperienze personali. Il legno nelle mani di un bambino è un materiale ancora più vivo e vitale, perché permette un’interazione unica che la plastica non permette.

Perciò fidiamoci del nostro istinto, e regaliamo ai nostri bambini un materiale su cui è possibile scrivere la propria “piccola” storia.