Ceramiche di Pisa

Pisa è da sempre una fucina di nuove idee per la MARO CRISTIANI, che trae ispirazione dalla storia dell’antica Repubblica Marinara reinventando e indagando le più singolari usanze tipiche del territorio; ancora una volta ci siamo ispirati ad un uso tutto pisano per la creazione dei piatti e delle mattonelle della Serie “Bacini Ceramici”: questa linea di prodotti nasce infatti per rendere omaggio agli ornamenti in ceramica variopinta che sono incastonati in bella vista sulla facciata di molte chiese presenti su suolo pisano, in particolare le Chiese di San Piero a Grado e di San Sisto a Pisa.

 

Ma cosa sono i “Bacini Ceramici”? La parola “bacino” ha la stessa origine della nostra comune “bacinella”, ed indica in generale un contenitore concavo, di varia dimensione, nato per essere utilizzato come contenitore d’acqua. Proprio questo sono i “Bacini ceramici” posti a intarsio nelle facciate delle due chiese pisane: dei piatti concavi, decorati, realizzati in ceramica, che venivano usati da persone comuni per mansioni comuni. Molto ci si è interrogati sul motivo per il quale fossero stati inseriti questi bacini nelle nostre chiese in pietra, e molte ipotesi sono state avanzate: dalle offerte votive portate dai crociati in Occidente, ai significati allegorici più arditi dovuti probabilmente alle numerose rappresentazioni di animali che questi piatti riportano sulla loro superficie.

La realtà è molto meno fantasiosa e singolare di quanto invece si pensi: si ricorse infatti a queste suggestive decorazioni principalmente per motivi cromatici, perché le facciate delle nostre chiese in pietra non sembrassero troppo spoglie; in più si trattava di oggetti di uso comune dal prezzo molto basso, e questa caratteristica “economica” contribuì alla loro ampia diffusione.

Per le chiese in cui non esistevano problematiche di prezzo, come ad esempio il Duomo di Pisa, vennero invece scelte delle tarsie marmoree finemente decorate, che sapessero conferire un pizzico di estro – decisamente austero – ad una facciata sostanzialmente monocromatica, ma ad un prezzo molto più caro dei nostri comuni e coloratissimi “Bacini Ceramici”.

Continua il viaggio attraverso la storia dei Bacini Ceramici.Dettaglio Bacini Ceramici

Queste affascinanti ceramiche policrome incastonate sulle facciate delle chiese, non sono un fenomeno solamente toscano: troviamo infatti inserti in ceramica policroma dalla caratteristica forma di “Bacini” anche su alcune facciate delle chiese corse ed emiliane.

Tuttavia, il fenomeno “Bacini Ceramici” ha particolare rilievo a Pisa, per la grandissima quantità di Bacini Ceramici di origine islamica datati X-XIII secolo, presenti sul territorio. Proprio per questa cospicua presenza, e per l’importanza che investono questi inserti nell’ambito dello studio e della datazione delle chiese di cui fanno parte, il Museo di San Matteo in collaborazione con l’Università di Pisa ne ha curato l’estrazione dalle rispettive facciate, per poter condurre studi specifici sugli originali; proprio per preservare questi preziosi contenitori in ceramica e vetro, gli originali sono attualmente ospitati all’interno del Museo di San Matteo, mentre al loro posto è stata installata una loro copia fedele.

 

Ma cosa raffigurano i Bacini Ceramici? Navi, animali dalle fattezze reali e immaginarie, simboli arabeggianti con significati ancora non completamente chiari. Scopriremo ancora di più sul mistero che si nasconde dietro alcuni di questi simboli dipinti sulle superfici morbide dei Bacini Ceramici Pisani.

Nel frattempo, però, godetevi le nostre personalissime reinterpretazioni!  Piatti della Serie “Bacini Ceramici” e Mattonelle della Serie “Bacini Ceramici” firmati MARO CRISTIANI